Questa avventura inizia a Sciacca, in Sicilia, nel 1978, quando un autobus giallo, sotto un cielo azzurro e un sole cocente, porta un giovane di grandi speranze alle sue classi presso la scuola alberghiera.
Da lì si sono moltiplicati i percorsi e le scelte di vita, ma il percorso non è cambiato: la poesia dei piatti mediterranei si è fatta strada e ha formato un cuoco, perché i francesi dicono "chef", ma eccolo qui. 'Italia e orgoglio giocano un ruolo anche in cucina Dalle spiagge di Sciacca alle strade di Lisbona il passo non è breve e questo è il suo valore, la sua esperienza. Combinato con passione indomabile e sana pazienza.
Perché "cucinare" è una missione. È un atto di generosità: si tratta di dare qualcosa di molto intimo agli altri. È un gesto che ogni giorno misura la distanza tra i fornelli e i tavoli dei clienti. Uno spazio infinito e brevissimo, come quello di un'idea.